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Apparecchi acustici: migliorano la perdita di equilibrio?

Apparecchi acustici possono migliorare sia la perdita uditiva che la perdita di equilibrio

È esperienza comune che, con l’avanzare degli anni, l’udito vada incontro a un certo grado di peggioramento. In che modo questa compromissione può influenzare anche l’equilibrio? 

La perdita (parziale o totale) dell’udito rappresenta una delle disabilità più diffuse al mondo: si stima che più del 6% della popolazione globale sia affetta da questo disturbo, soprattutto in età avanzata. Le conseguenze di tale condizione sono molteplici e non trascurabili: riduzione della capacità di comunicazione e interazione con gli altri, peggioramento delle performance nelle attività quotidiane, compromissione anche marcata della qualità della vita. Ma non solo: studi recenti indicano che perdere l’udito si associa anche ad un peggioramento dell’equilibrio.

Le basi biologiche della perdita dell’udito (e dell’equilibrio)

Come mai con l’età molte persone tendono ad udire sempre peggio i suoni? Per rispondere, dobbiamo capire quale stupefacente meccanismo ci consente di udire in maniera apparentemente spontanea, fin dal momento della nascita. L’apparato uditivo è formato da diverse componenti, alcune dette periferiche (le orecchie) ed altre dette centrali (il cervello). L’orecchio, a suo volta, è composto da varie parti: un padiglione auricolare che raccoglie e convoglia i suoni; un canale uditivo che li trasmette; infine, una parte situata dentro le ossa del cranio, detta “orecchio interno”, a forma di chiocciola, che attraverso un meccanismo di formidabile efficienza e precisione converte i suoni da onde meccaniche a segnali elettrici. Attraverso fibre nervose deputate, questi segnali vengono quindi trasmessi a zone cerebrali specifiche, che li rielaborano e li integrano con altre informazioni: alla fine di questo lungo processo, noi percepiamo uno stimolo sonoro e siamo in grado di localizzarlo nell’ambiente e di interpretarlo. Un esempio di un sistema dall’efficienza estrema, che svolge un lavoro incredibilmente complicato con risultati così perfetti da farli apparire scontati.

Purtroppo, le cellule che compongono l’orecchio interno sono tanto straordinarie quanto fragili: con il tempo accumulano danni, e non hanno la capacità di guarirli né di rigenerarsi. Ecco perché, con l’avanzare dell’età, il nostro udito tende inesorabilmente a peggiorare. Non è il solo, però: il processo di invecchiamento riguarda anche gli organi dell’equilibrio, cioè il cosiddetto “sistema vestibolare”, situato nel cranio a stretto contatto con la chiocciola. L’insieme di questi processi degenerativi porta ad una crescente difficoltà, con gli anni, nel mantenere l’equilibrio: a questo concorrono sia il danno vestibolare, sia la perdita dell’udito, sia la compromissione dell’apparato muscolo-scheletrico (che tende ad indebolirsi). Le conseguenze di questa crescente instabilità vanno dalla perdita di autonomia alle temibili cadute, sempre più frequenti con l’età.

Come può aiutare l’apparecchio acustico?

Gli apparecchi per udito migliorano sicuramente la qualità della vita, prevengono l’insorgenza di depressione, ansia e demenza perché permettono ai neuroni di far rimanere intatti i legami cognitivi. 

Ma è stato dimostrato che gli apparecchi acustici proteggono anche dal rischio di cadute, perché migliorano l’equilibrio. 

Immaginiamo per un attimo di camminare al buio, dopo quanto tempo inciamperemo, perderemo l’equilibrio o cammineremo in maniera convulsa senza percepire effettivamente l’andamento del nostro corpo?? Sicuramente da subito, perché al nostro cervello mancano le informazioni visive che ci permettono di mantenere l’equilibrio. Lo stesso accade quando c’è una perdita uditiva, se non riconosciamo da dove ha origine un determinato suono o non percepiamo lo spazio circostante, sarà facile perdere l’equilibrio.

L’apparecchio per udito permette proprio di rigenerare la capacità di orientamento e di rilevare perfettamente l’origine del suono e di conseguenza di percepire il nostro corpo nello spazio che ci circonda, in questo modo si eviterà l’insorgenza di vertigini o altri mancamenti che minerebbero la nostra salute.  

Fonte: medicalfacts

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