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Impianto Cocleare cos’è e chi può farlo

L’impianto Cocleare anche detto orecchio bionico, è una protesi che sostituisce del tutto le funzioni della coclea. È indicato per i pazienti con sordità profonda bilaterale

Comunemente detto orecchio bionico, l’impianto cocleare è una protesi per l’udito in grado di sostituire completamente la funzione della coclea, organo dell’orecchio interno deputato alla conversione delle onde sonore in impulsi elettrici destinati alle vie uditive.
L’impianto cocleare consta di una componente interna e di una esterna. La componente interna è a sua volta costituita da un sottilissimo filo metallico con svariati elettrodi che si inserisce nella coclea del paziente, e da un magnete che viene posizionato sotto la pelle, al di sopra del padiglione auricolare. 

La componente esterna è rappresentata da un processore del linguaggio, simile a una protesi acustica, e da un secondo magnete. Il processore del linguaggio è un sofisticato dispositivo che riceve le informazioni sonore dall’ambiente, le digitalizza, le elabora secondo le istruzioni con cui è stato programmato e le trasmette alla componente interna attraverso un sistema di comunicazione a radiofrequenze. L’accoppiamento tra le due componenti (esterna ed interna) avviene attraverso la cute, integra il suono per accoppiamento tra il magnete interno e quello esterno.

Quali bambini possono beneficiarne?

L’impianto cocleare è indicato in tutti i pazienti affetti da sordità profonda bilaterale, presente dalla nascita o acquisita nel corso della vita, ai quali le protesi acustiche non sono in grado di garantire un adeguato accesso al mondo dei suoni. Un bambino con sordità profonda che non riceve un impianto cocleare, con grande probabilità non avrà un adeguato canale di comunicazione uditivo-verbale e, pertanto, non sviluppando un linguaggio adeguato, dovrà adottare strategie comunicative differenti, quali la comunicazione gestuale della Lingua dei Segni.

Come si esegue

L’intervento chirurgico in anestesia generale viene eseguito da uno specialista in Otorinolaringoiatria con provata esperienza nella microchirurgia dell’orecchio in campo pediatrico. Esso prevede un piccolo taglio retroauricolare, attraverso cui è possibile per il chirurgo accedere all’orecchio interno (coclea) per posizionarvi il filo porta-elettrodi. Il magnete interno viene intascato al di sotto della cute della regione parietale. Una volta guarita la ferita chirurgica (all’incirca 10-15 giorni dopo l’intervento) non vi sono segni della chirurgia visibili all’esterno, e il bambino può riprendere a svolgere tutte le normali attività quotidiane, comprese quelle acquatiche. 

A quanti anni è possibile effettuare l’intervento?

Non esistono limiti inferiori di età per il posizionamento di un impianto cocleare. Una volta stabilita la diagnosi di sordità ed eseguiti i necessari accertamenti, in assenza di controindicazioni, l’impianto cocleare si può eseguire anche prima che il bambino compia l’anno di vita; generalmente si considera ideale la finestra temporale compresa tra i 12 ed i 18 mesi di vita, quando è massima la plasticità cerebrale, ossia la capacità del cervello di adattarsi e modificarsi all’arrivo degli stimoli sonori. 

Determinando il ripristino totale dell’udito, l’impianto cocleare permette al piccolo paziente la possibilità di accedere a tutte le informazioni sonore ambientali necessarie per un corretto sviluppo delle abilità uditive e linguistiche. Ciò consente al bambino inserirsi pienamente nel mondo udente.  

Fonte: ospedale bambino gesù – pediatria