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Impianto cocleare: un nuovo modo di “produrre” i suoni

Impianto Cocleare: un dispositivo elettronico che trasforma il suono in impulsi elettrici 

L’impianto Cocleare può essere considerato “un organo di senso artificiale” ed è un dispositivo elettronico applicato ai pazienti con sordità profonda.

La protesi cocleare non è una protesi acustica, non ha quindi il compito di amplificare il suono, ma svolge il compito affidato alla coclea, ossia quello di trasformare i suoni in segnali/impulsi nervosi da trasmettere al cervello.

Per far questo la coclea si avvale di  cellule ciliate, disperse nell’endolinfa; tali cellule ciliate prendono il nome di organo del Corti.

Impianto Cocleare cos’è e per chi è rivolto

Come abbiamo già detto non è un apparecchio acustico ma un dispositivo, che ristabilisce il senso dell’udito nelle persone affette da grave sordità. Non restituirà tutta la capacità uditiva, perché non riuscirà a captare tutti i suoni che un orecchio naturale può analizzare, ma riesce a restituire i suoni detti “più importanti”, dai segnali di pericolo, ai suoni fonetici per affrontare delle conversazioni senza difficoltà.

L’impianto cocleare è composto da due componenti, una esterna – retroauricolare e una interna.

  1. Componente esterna: comprende un apparecchio retroauricolare che tramite un microfono capta i suoni dall’ambiente, tramite un trasmettitore questi vengono selezionati (dal processo vocale che analizza i suoni più importanti dai rumori) e manda il suono alla componente interna dell’impianto Cocleare
  2. Componente Interna: Immediatamente sotto la pelle, si trova il ricevitore o stimolatore, che converte in impulsi elettrici i suoni inviati dal trasmettitore. Questi impulsi sono poi assorbiti da un sistema di elettrodi situati a ridosso della coclea, che va a stimolare il nervo cocleare. A seconda delle caratteristiche del suono  (acuto, grave, vicino o lontano…) gli elettrodi stimoleranno una particolare porzione nervosa della coclea. Questo perché in natura ad ogni regione della coclea corrisponde una particolare frequenza,  per cui un suono di una determinata frequenza andrà ad eccitare una particolare regione cocleare.

A chi è rivolto un impianto cocleare

L’installazione di un impianto cocleare sia adulti che bambini.
Per quanto concerne gli adulti, l’utilizzo di un impianto cocleare è indicato a:

  • Soggetti con ipoacusie neurosensoriali bilaterali di grado moderato o severo;
  • Soggetti con ipoacusie acquisite successivamente allo sviluppo del linguaggio (ipoacusie acquisite postverbali);
  • Soggetti con sordità acquisite postverbali;
  • Soggetti con problemi uditivi, che non traggono alcun beneficio dall’utilizzo delle protesi acustiche;

Per quanto riguarda i bambini, invece, l’uso di un impianto cocleare è indicato ai soggetti con sordità preverbale profonda. L’età minima per l’installazione  di un impianto cocleare nel bambino è 12 mesi. Prima si interviene sulla sordità, maggiori saranno i progressi che il Bambino potrà fare nel processo di apprendimento.

Impianto Cocleare Bilaterale

L’udito naturale è l’udito biaurale: “bi” sta per due, “auris” per orecchio. Due orecchie lavorano insieme per raccogliere l’intero spettro di suoni e trasmetterlo al cervello dov’è processato quasi istantaneamente, dando all’ascoltatore l’abilità di rispondere rapidamente e adeguatamente. L’impianto bilaterale unisce suoni da due orecchie così che l’udito del bambino sia migliore rispetto a quello che avrebbe con un solo impianto.

Due impianti cocleari insieme raccolgono suoni da due orecchie, dando ai bambini con un’ipoacusia da severa a profonda l’opportunità di sentire l’intero universo di suoni.

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