
Iperacusia da stress: il cervello e le emozioni
Iperacusia da stress: quando il nostro cervello identifica i suoni sulla base delle emozioni e delle sensazioni evocate dal suono stesso.
L’iperacusia causa un’avversione nei confronti di alcuni suoni o rumori, e quando è generata da un particolare stato emotivo, si ha un’iperacusia da stress. La difficoltà uditiva deriverebbe quindi dall’associare una precedente vicenda dai contorni spiacevoli ai suoni che l’hanno contraddistinta.
Questa patologia viene spesso associata al cosiddetto disturbo post-traumatico da stress.
Iperacusia
E’ un’estrema sensibilità ad alcuni suoni che risultano invece ben tollerati dalla maggior parte della gente. I suoni non tollerati possono essere le sirene dell’ambulanza, il clacson, fino ai rumori emessi dalla pioggia e dall’asciugacapelli.
In linea generale, esistono soprattutto due categorie di iperacusia riconducibili ad alterazioni di natura differente:
- iperacusia vera: quando la persona manifesta un aumento generale della sensibilità a suoni e rumori di alta intensità;
- fonofobia: quando la persona manifesta un aumento della sensibilità a specifici suoni o rumori, indipendentemente dal loro volume.
Nel primo caso, l’insofferenza è direttamente correlata al volume oppure all’intensità soggettiva del suono. Nel secondo caso, invece, il disturbo deriva dalla percezione emotiva di un rumore, quindi non necessariamente correlata a parametri oggettivi del suono.

Sintomatologia
Le difficoltà di un paziente affetto da iperacusia sono molteplici e di diversa intensità. C’è chi prova uno stato di ansia e paura, nel sentire determinati suoni e cerca di coprire o proteggere le sue orecchie, con tappi o allontanandosi, cercando riparo in luoghi isolati e silenziosi – (iperacusia ansia)
Spesso si verificano crisi di pianto e attacchi acuti di dolore – molti pazienti hanno riferito di avere la sensazione di “un chiodo che penetra in testa”.
Queste difficoltà portano inevitabilmente il paziente a un “isolamento sociale”, in quanto non tollera i suoni o rumori dei luoghi particolarmente affollati. Non solo potrebbero anche avere un’avversione nei confronti dei suoni tipici dei luoghi di lavoro – rumore dei tasti di un pc, del mouse, di stampanti o telefoni che squillano – con il conseguente abbandonando della propria attività lavorativa.
Possibili Cure
Al pari dell’Acufene non esiste una cura “perfetta” che permetta di guarire completamente dall’iperacusia, ma esistono delle tecniche che possono aiutare a mantenere sotto il controllo i sintomi e nel tempo a cercare di “ignorare i suoni”.
Un primo approccio è sicuramente la TRT, (Tinnitus Retraining Therapy), terapia già utilizzata per chi è affetto da Acufeni che porta un aiuto reale ed efficace grazie a una riduzione della percezione del disturbo.
La TRT è finalizzata alla riprogrammazione dei filtri cerebrali, con lo scopo di attenuare o eliminare la percezione dell’acufene o di altri suoni – la finalità è far percepire al cervello i suoni non come una fonte di pericolo – Uno degli elementi fondamentali della TRT è costituito dall’arricchimento sonoro a cui il paziente deve essere sottoposto per la maggior parte della giornata e durante la notte (tramite i generatori indossabili oppure gli apparecchi acustici).
Esistono poi altre tecniche che possono alleviare la sintomatologia:
- Le tecniche di rilassamento e di controllo dello stress – qualsiasi forma di stress peggiora l’iperacusia;
- Ascoltare musica rilassante. Permette di “abbandonare il proprio corpo”.
- Evitare l’uso di tappi per le orecchie. I tappi per le orecchie non farebbero altro che isolare maggiormente e aumentare lo stato di sensibilità ai suoni, quando non vengono indossati.