
Ipoacusia alte frequenze o Presbiacusia
Ipoacusia alte frequenze: impedisce di sentire i suoni pari o superiori ai 2000 Hz.
Ipoacusia alte frequenze: chi ne soffre non riesce a percepire i suoni comunemente detti – più acuti – come la voce dei bambini e la voce femminile. Non solo si riscontrano delle difficoltà anche nel seguire una conversazione in luoghi affollati e rumorosi, in quanto non si riescono a distinguere i rumori di fondo dal semplice parlato.
Un’altra difficoltà che crea una – perdita udito alte frequenze – è quella di non riuscire a riconoscere la differenza tra le consonanti come la “S” “F” e “Z”.

Quali sono le alte frequenze udito
Quando si perdono le alte frequenze si intende che una persona perde la capacità di sentire i suoni alti: voci femminili, bambini, cinguettii, alcune note musicali e persino alcune lettere dell’alfabeto come la “f” che corrispondono a suoni ad alta frequenza.
La frequenza rappresenta il numero di oscillazioni che avvengono in un determinato tempo e viene misurata in Hertz (Hz). L’orecchio umano percepisce suoni compresi tra 20Hz e 20.000 Hz mentre fuori da questo intervallo (infrasuoni e ultrasuoni) non percepisce nulla.
Le frequenze del linguaggio parlato sono comprese in media tra i 125 e gli 8.000 Hz.
C’è poi un altro parametro importante da conoscere: l’intensità.
Nel linguaggio comune si dice che un suono intenso è forte e un suono non intenso è debole. L’intensità effettivamente ha una componente soggettiva ma scientificamente viene misurata in Decibel (dB). Esempio: preso un suono alla frequenza di 1.000Hz, 0 dB è il livello minore di intensità udibile mentre 135 dB è il massimo udibile e corrisponde alla soglia del dolore.
Vediamo alcuni rumori comuni e quotidiani e dove si trovano sulla scala dei decibel:
- Conversazione normale – 60 dB
- Traffico – 85 dB
- Concerto di musica – 105 dB
- Sirena ambulanza – 120 dB
- Fuochi d’artificio – 130 dB

Problemi udito alte frequenze, quali sono le cause
Generalmente l’Ipoacusia ad alte frequenze, è un’ipoacusia di tipo neurosensoriale – interessa quindi l’orecchio interno.
Le cause sono da rintracciare nell’invecchiamento che comporta il deterioramento fisiologico dell’apparato uditivo dovuto alla perdita di elasticità della coclea, all’ispessimento della membrana del timpano e al deterioramento delle cellule ciliate (le cellule responsabili di trasmettere sotto forma di impulso elettrico i suoni dall’orecchio al cervello).
Il processo di invecchiamento delle cellule, avviene in maniera lenta e progressiva, questo non sempre è un bene in quanto si rischia di abituarsi a tale condizione e non sentire la necessità di porvi rimedio.
Ci sono altre cause che possono essere riconducibili a questa ipoacusia:
- l’esposizione prolungata al rumore che danneggia in modo diretto le cellule ciliate;
- malattie che indeboliscono l’udito – tra cui l’ipertensione, il diabete, l’arteriosclerosi, le malattie della tiroide, ecc.,
- l’assunzione di sostanze ototossiche contenute in alcuni farmaci, avvenuta anche anni prima dal manifestarsi dell’ipoacusia