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Udito umano: il 1° dei 5 sensi che si forma nel feto

Udito umano: il 1° senso

Udito umano: permette di trasformare le onde sonore in vibrazioni che entrando nell’orecchio, innescano impulsi nervosi che il nostro cervello interpreta come suoni

L’udito umano è il primo dei 5 sensi che si forma nel feto e permette quindi un contatto con il mondo esterno.

Per il nostro orecchio, ogni suono esterno ha la forma di un’onda sonora, esattamente come quelle che vediamo al mare o che provochiamo da soli muovendo le mani n una pozza d’acqua.

L’apparato uditivo, ci permette quindi di percepire un’onda sonora come un suono definito, con precise caratteristiche di intensità, potenza e volume.

La percezione del suono

Il processo dell’udito coinvolge ogni parte dell’orecchio, che anatomicamente possiamo suddividere in tre parti:

  1. Orecchio esterno: comprende il padiglione auricolare, che serve a localizzare la sorgente sonora, il canale uditivo e una sottile membrana chiamata timpano. Quando i suoni arrivano al timpano, questo comincia a vibrare, trasmettendo le vibrazioni all’orecchio medio.
  2. Orecchio medio: contiene, in un solo centimetro quadrato i tre più piccoli ossicini del corpo umano: il martello, l’incudine e la staffa.(inserire imm) I loro movimenti amplificano le vibrazioni e trasmettono all’orecchio interno tutta la gamma possibile dei suoni, dai singoli toni alle melodie di un’orchestra.
  3. Orecchio interno: consiste in una piccola struttura detta coclea o “chiocciola”, che ospita migliaia di cellule, ciascuna con un compito diverso: alcune reagiscono ai suoni ad alta frequenza, altre a media e bassa frequenza (come la tastiera del pianoforte). Tutte sono responsabili della trasformazione dei suoni in impulsi elettrici che, tramite il nervo acustico (cocleare), arrivano al cervello, dove si perfeziona la sensazione uditiva.

Frequenza orecchio umano

La frequenza udito – permette di definire quante volte al secondo oscilla un’onda sonora, si misura infatti in cicli al secondo, detti più comunemente Hertz (Hz) in onore del noto fisico tedesco Heinrich Hertz che scoprì le onde elettromagnetiche. 

L’orecchio umano percepisce suoni acuti o alti, come quelli suonati da un violino, un fischio o un sibilo, ed hanno frequenze dal numero alto (alte frequenze) e suoni gravi o bassi, come un trombone, un basso elettrico o un tuono in lontananza che hanno numeri di frequenza piccoli (basse frequenze).

Musicalmente la frequenza è vicina al concetto di altezza: le note basse hanno i loro suoni fondamentali che hanno numeri di frequenza piccoli, le note alte hanno fondamentali con numeri di frequenza più grandi.

Nell’audio si definiscono 4 zone, dette tecnicamente bande di frequenza: i bassi (20-200 Hz), i medio-bassi (200-1000 Hz), i medio-alti (1000-5000 Hz) e gli alti (5000-20000 Hz).
Il nostro apparato uditivo è infatti in grado di percepire suoni compresi tra i 20 e i 20000 Hz. Ciò ci permette di definire come ultrasuoni quelli che oscillano a più di 20000 Hz e infrasuoni quelli sotto i 20 Hz.

Ultrasuoni

Gli ultrasuoni sono vibrazioni longitudinali elastiche, come i suoni ma di frequenza elevatissima, superiore alla soglia di udibilità dell’orecchio umano. Gli ultrasuoni sono onde acustiche di frequenza superiore alla capacità delle persone di udire i suoni. Le frequenze udito uomo – sono suoni le cui onde hanno una frequenze compresa tra 20 Hz e 20000 Hz.

Il loro campo è limitato inferiormente da oscillazioni a frequenza di circa 20.000 Hertz (ossia 20.000 vibrazioni al secondo) che sono al limite superiore della sensibilità del nostro organo dell’udito. Per gli ultrasuoni, così come per i suoni, l’aumento della frequenza modifica progressivamente i fenomeni generali della diffrazione, diffusione, assorbimento e propagazione tanto da dare ad essi caratteristiche speciali che li fanno preferire nell’uso pratico per impieghi specifici e molto importanti.

Gli ultrasuoni generalmente si diffondono nei materiali, compresi i tessuti biologici. Per meglio immaginare la propagazione di un’onda sonora basta pensare alla modalità con cui un’onda si propaga nell’acqua: gettando un sasso in uno stagno le onde saranno visibili come cerchi che si allargano a partire dal punto in cui il sasso tocca l’acqua.

La velocità di propagazione degli ultrasuoni dipende dalla densità del mezzo attraversato: sono più lenti nell’aria o nei gas, più veloci nei solidi. Ad esempio, gli ultrasuoni attraversano il corpo umano con una velocità media di 1540 metri al secondo (m/s).

Curiosità..come sentono gli animali?

Molti animali, come ad esempio i felini, hanno un udito molto più sviluppato del nostro, che gli permette di sentire un oggetto in avvicinamento a chilometri di distanza.

Un caso molto indicativo è quello dei pipistrelli, che pur essendo quasi ciechi “vedono” con le orecchie. 

Per conoscere la distanza esatta dalle cose, i pipistrelli emettono onde sonore ad alta frequenza che “rimbalzano” sugli oggetti e ritornano a loro, permettendogli ad esempio di determinare la distanza di un ostacolo, per evitarlo, o di localizzare una preda.